Il cambiamento climatico e l'industria del turismo sono fortemente legati. Secondo la Dichiarazione di Davos (2007) dell'Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, l'industria del turismo contribuisce in media a circa il 5% delle emissioni globali di anidride carbonica in termini di forzatura radioattiva. Studi relativi allo stato del Karnataka, India, indicano che la maggior parte dello stato potrebbe subire un riscaldamento da 1,5°C a 2°C rispetto al livello del periodo pre-industriale degli anni 1880 già nel 2030, secondo il probabile scenario ad alte emissioni (Kelkar et al, 2004; Dwarakish et al, 2009'; Kumar et al, 2015). Le decisioni di viaggio sono in gran parte influenzate dalle immagini di sole, sabbia, mare, disponibilità di neve e dalla percezione di altre variabili climatiche come temperatura, precipitazioni e umidità (De Freitas, 2001). Pertanto, lo studio della percezione del turista di questi cambiamenti ambientali è cruciale per la sopravvivenza dell'industria del turismo, soprattutto in queste regioni sensibili al clima (Gossling & Hall, 2006a) ed è anche un passo fondamentale nella progettazione di campagne educative e di comunicazione che come strategia di mitigazione.