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L'autore narra le vicende di un ragazzo sordastro che visse in una famiglia contadina di impronta feudale. Alla spensieratezza infantile seguì un'adolescenza inquieta, durante la quale ebbe fede in Dio, finché ventenne divenne sordo per un intervento chirurgico. Per risolvere la sua emarginazione si avvalse della lettura labiale, ma crisi ribellistiche lo tormentarono, infine decise di emigrare nel Nord. Ton Milan, figlio della Puglia contadina, quarto di 6 fratelli (di cui il primo morto alla nascita per idrocefalia), concepiti da due coniugi consanguinei, visse una vita spartana. Affetto da…mehr

Produktbeschreibung
L'autore narra le vicende di un ragazzo sordastro che visse in una famiglia contadina di impronta feudale. Alla spensieratezza infantile seguì un'adolescenza inquieta, durante la quale ebbe fede in Dio, finché ventenne divenne sordo per un intervento chirurgico. Per risolvere la sua emarginazione si avvalse della lettura labiale, ma crisi ribellistiche lo tormentarono, infine decise di emigrare nel Nord. Ton Milan, figlio della Puglia contadina, quarto di 6 fratelli (di cui il primo morto alla nascita per idrocefalia), concepiti da due coniugi consanguinei, visse una vita spartana. Affetto da sordità parziale, che aveva sin dalla nascita, divenne poi sordo per un intervento chirurgico. Crisi intime lo tormentarono, ma senza mai interrompere gli studi. Infine emigrò nel Nord, vivendo il '68 studentesco e avendo occasione di recarsi all'estero, soggiornando in Messico e visitando Praga e Kiev. Per le sue crisi religiose comprese che Dio era in realtà la sua coscienza.
Autorenporträt
Ton Milan nacque in un ambiente contadino e spartano della Puglia, alla fine del secondo conflitto mondiale, quando si dovette lavorare alacremente, essendo il paese gravemente distrutto per i bombardamenti subiti. Vi sovrastavano ancora la mentalità del feudalesimo medioevale e la cappa religiosa che anteponeva il radioso e confortante Cielo alla vita grama, la quale da poco si disponeva con immensa gratitudine alle innovazioni della luce elettrica e all'acquedotto potabile. Fu affetto sin dall'infanzia da una sordità parziale, per cui si vide escluso ed emarginato, chiudendosi infine a riccio, dopo una fanciullezza umile con pantaloni laceri per i sarmenti che raccoglieva e gli spassi semplici, tra cui palle di pezza e monopattini con rotelline di cuscinetti sferici, condivisi con i suoi coetanei di quartiere. A vent'anni un intervento invasivo gli azzerò l'udito, scaraventandolo nel silenzio assoluto. Fra le sue gravi crisi nichiliste, non ebbe alcuna guida e conforto; solo la fede cattolica, di cui aveva appreso i rudimenti, si rivelò una delle poche ancore di salvezza di cui si avvalse, non avendo altro. La sua febbrile voglia di evadere dalla duplice prigionia (handicap e ambiente agreste) lo spinse lontano verso una metropoli del Nord, dove giunse con la sua valigia di cartone. Poté vivere il clima del '68 studentesco, nel quale maturò infine il soggiorno in Messico per alcuni mesi, durante il quale fu preso da una incipiente crisi che infine si acutizzò, sconvolgendolo per diversi anni. Per risolversi si indusse a profonde meditazioni, letture e vari incontri religiosi tra chiese e sinagoghe, ritrovando infine il proprio equilibrio intimo.