58,99 €
inkl. MwSt.
Versandkostenfrei*
Versandfertig in 6-10 Tagen
  • Broschiertes Buch

L'articolo fornisce un contributo alla struttura del numero di caso degli ospedali dal punto di vista del motivo del ricovero. L'indagine su ospedali con diverse specializzazioni ha rivelato che il numero di autodichiaranti è in costante aumento. Ciò vale in particolare per i ricoveri di emergenza. La valutazione del numero di casi di ricoveri di emergenza ha dimostrato la crescente importanza di questo reparto per i rispettivi ospedali. Poiché in futuro il sistema sanitario dovrà affrontare diverse sfide, questo studio intende raccogliere risultati di fondamentale importanza per…mehr

Produktbeschreibung
L'articolo fornisce un contributo alla struttura del numero di caso degli ospedali dal punto di vista del motivo del ricovero. L'indagine su ospedali con diverse specializzazioni ha rivelato che il numero di autodichiaranti è in costante aumento. Ciò vale in particolare per i ricoveri di emergenza. La valutazione del numero di casi di ricoveri di emergenza ha dimostrato la crescente importanza di questo reparto per i rispettivi ospedali. Poiché in futuro il sistema sanitario dovrà affrontare diverse sfide, questo studio intende raccogliere risultati di fondamentale importanza per l'organizzazione e il programma spaziale delle future cure di emergenza. Oltre agli aspetti architettonici, anche le attuali discussioni politiche, mediche ed economiche confluiscono nelle considerazioni. Il lavoro mostra come documentare l'idea di un modello ideale-tipico dal punto di vista della struttura ospedaliera esterna ed interna. Un ricovero d'emergenza centrale e interdisciplinare rappresenta il tipo ideale per il ricovero dei pazienti in emergenza e per il buon funzionamento di un ospedale. Questo libro è stato tradotto con Intelligenza Artificiale.
Autorenporträt
Dimitri Haidas, Dr.-Ing. architect, studiowä na Uniwersytecie Technicznym w Darmstadt, prac¿ dyplomow¿ w 1993 r. pod kierunkiem prof. Max Bächer, Doktorat na Politechnice Berli¿skiej w 2009 roku u prof. Christine Nickl-Weller.