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Questo studio esamina il diritto al ritorno dei rifugiati e degli sfollati. Dopo una panoramica storica, l'autore interpreta innanzitutto il diritto al ritorno sancito dalla Carta internazionale dei diritti. Si sostiene che c'è un crescente sostegno per un ampio diritto al ritorno applicabile ai casi in cui viene rivendicato da gruppi di persone di massa, anche quando si tratta di non cittadini. La seconda parte dell'articolo si concentra sul diritto al ritorno nella pratica. Verrà valutata l'applicazione del diritto al ritorno in Medio Oriente e in Kosovo. Verranno proposti argomenti a favore…mehr

Produktbeschreibung
Questo studio esamina il diritto al ritorno dei rifugiati e degli sfollati. Dopo una panoramica storica, l'autore interpreta innanzitutto il diritto al ritorno sancito dalla Carta internazionale dei diritti. Si sostiene che c'è un crescente sostegno per un ampio diritto al ritorno applicabile ai casi in cui viene rivendicato da gruppi di persone di massa, anche quando si tratta di non cittadini. La seconda parte dell'articolo si concentra sul diritto al ritorno nella pratica. Verrà valutata l'applicazione del diritto al ritorno in Medio Oriente e in Kosovo. Verranno proposti argomenti a favore del diritto al ritorno dei palestinesi. Questo diritto non dovrebbe essere soggetto a negoziati politici. L'esempio del Kosovo serve a illustrare la pratica internazionale del Kosovo, dove il diritto al ritorno è stato chiaramente articolato e accettato. Il libro si conclude con l'argomentazione che il trascorrere del tempo tra la creazione del problema dei rifugiati e la sua risoluzione non dovrebbe negare l'esistenza del diritto al ritorno.
Autorenporträt
Sander Agterhuis est un avocat expérimenté et engagé dans le domaine des droits de l'homme. Il possède une vaste expérience dans les Balkans, en Afghanistan, au Moyen-Orient et dans le Caucase, où il s'est occupé d'une série de questions relatives aux droits de l'homme, telles que le droit au retour, le droit au logement et les droits de l'enfant, la liberté de circulation, la torture et les soldats mineurs.