È pretenzioso suggerire che il diritto, come insieme di norme, per quanto vincolanti, possa regolare la furia delle armi in combattimento. Le nozioni sono diametralmente opposte. Il diritto è invisibile, intangibile, ordinatore e psicologico, mentre le armi sono più empiriche, concrete e caotiche. Tuttavia, questo rapporto tra diritto e armi si è concretizzato fin dall'antichità nello slogan cedant arma togae, che ha cambiato intensità e significato a seconda dei tempi e degli equilibri di potere tra i belligeranti. In definitiva, il diritto dei conflitti armati non ostacola la necessità militare e non dovrebbe ragionevolmente ostacolarla.