Ne "L'EGEMONIA DEL DRAGO" abbiamo seguito le vicende di Karl Overgaard, un coraggioso bambino di appena sei anni costretto a subire la persecuzione di Elenìae, la perfida strega di Castaryus. Ella ambiva al suo cuore che, secondo un'antica profezia, le avrebbe conferito il potere supremo con cui governare sulle galassie dell'intero universo. Il Drago, Dionas, Nicholas, Evolante, migliaia e migliaia di guerrieri appartenenti a ogni regno di Veliria, misero a rischio la vita per proteggere Karl e la giovane Ambra, i due elementi sacrificali tanto bramati da Elenìae, necessari per saziare la sua sete di potere. La stessa Karen, pur di raggiungere il suo bambino, cadde in uno stato di oblio profondo e, anche se ingannata da Elenìae, riuscì a oltrepassare la barriera tra i due mondi che, nessuno mai, in alcun modo, avrebbe potuto valicare. Siamo nella Nuova Era. Sono trascorsi vent'anni da quando il rischio di uno schiavismo planetario è stato scongiurato. Vent'anni, da quando si è festeggiata la vittoria pensando che il male non sarebbe più tornato. Vent'anni, dalle lotte estenuanti contro un nemico che non voleva cedere ad alcun costo. Si vivono giorni sereni ora, le disavventure passate sono ormai un brutto ricordo ma... fino a quando? Nonna Amanda, recuperando il manoscritto di Albert, scoprirà che l'incubo non è finito e che la vita del suo adorato Karl, oggi quasi trentenne, è ancora in pericolo. Intanto l'Angelo Nero, il maledetto di Grunaak, viene inviato su Castaryus alla ricerca della Pergamena Sacra, mentre all'estrema periferia di Silkeborg, i Kallen hanno a che fare con un olivo che, in mezzo ai pini e agli abeti, è nato e cresciuto in maniera spropositata. Ciò è del tutto inusuale per l'ambiente e il rigido clima danese, è un mistero cui nessuno riesce a dare una spiegazione. L'albero, di anno in anno, cresce senza fermarsi, sembra quasi che attinga energia da qualcosa... e forse è proprio così. "L'angelo nero è un personaggio che adoro anche se rappresenta il cattivo della storia. Compare in questo secondo volume de "Il Dominio dei Mondi" e rappresenta la parte minacciosa della storia, colui che permetterà il ritorno del male e contro cui ci si prepara a combattere." "Stupefacente è l'aggettivo più adatto per descrivere questo romanzo sequel dell'Egemonia del Drago, parte della trilogia o chissà, forse di quella che sarà la saga de' "Il dominio dei mondi". Se il primo volume auto conclusivo è avvincente, questo forse lo è anche di più." "Anche in questo secondo volume, l'azione e la fantasia la fanno da padrone. La trama persiste a presentarsi originale e suggestiva e anche qui i colpi di scena sono imprevedibili. Colui che nel primo volume era il piccolo Karl, ora è un uomo di quasi trent'anni, ignaro del fatto che in lui è incubato un grande potere." "Meravigliosa creatura che mi hai trasportata in un altro mondo, Grazie. Sfido chiunque: Trovatemi un difetto in questo racconto. Ve lo dico io... non c'è. Le sfumature delle descrizioni dei luoghi, sembravano poesie. I personaggi ben definiti... sembrava quasi di vederli." "Avendo letto il primo volume di questa saga, "L'egemonia del drago", ero piuttosto interessato a riprendere in mano la vicenda (che avevo trovato molto interessante) e seguire gli sviluppi; ero curioso di leggere come l'autrice avrebbe portato avanti la storia che, nei miei ricordi, era autoconclusiva..." "Come giustamente immaginavo, anche questo secondo capitolo non mi ha deluso. L'immaginazione continua a essere eccellente dando vita a una trama diversa dalla prima, anche perché sono trascorsi vent'anni."
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