Gli antibiotici sono oggi considerati una causa comune di danno epatico indotto da farmaci (Drug-Induced Liver Injury, DILI), che rappresenta un problema sanitario di primo piano, soprattutto in un contesto di espansione globale della commercializzazione di nuovi farmaci e di crescente esposizione dei pazienti a nuovi composti. Il danno epatico è caratterizzato da necrosi e degenerazione epatocellulare, come il ballooning degli epatociti, nonché da lievi infiltrati infiammatori nei tratti portali e, meno comunemente, da colestasi. Il fegato e i reni concentrano più sostanze tossiche rispetto ad altri organi del corpo. Quasi tutti gli organi del corpo hanno la capacità di trasformare le sostanze xenobiotiche, ma i principali enzimi di metabolizzazione dei farmaci o degli xenobiotici sono presenti soprattutto nel fegato. Il fegato è attivamente coinvolto nelle funzioni metaboliche, di disintossicazione e di secrezione dell'organismo, e i suoi disturbi sono numerosi e senza rimedi efficaci. La disintossicazione di una varietà di farmaci e xenobiotici avviene nel fegato e il fegato è in grado di agire come serbatoio di sangue. L'epatotossicità indotta da antibiotici può spesso essere individuata precocemente dagli aumenti dei livelli degli enzimi sierici.Vari tipi di malattie epatiche indotte da farmaci sono il danno epatico, l'infiltrazione grassa acuta, la colestasi e la cirrosi epatica.