Questo piccolo testo offre un tour ponderato del luogo che i fiori occupano nella cultura, del loro potere nascosto e della loro sorprendente resistenza a livello simbolico, empirico e persino terapeutico. Dopo aver descritto alcuni momenti e aree in cui i fiori hanno giocato e continuano a giocare un ruolo fondamentale, vengono mostrati gli avatar che vivono nelle società globalizzate. Dalla creazione dell'impossibile di una rosa blu, la riflessione si addentra nei percorsi che portano ai problemi pressanti e paradossali che provengono dalla civiltà tecnico-scientifica contemporanea. Tecnoscienza che, in alleanza con il capitalismo nella sua fase attuale, diventa tecnocrazia. La rosa blu appare così come il volto amichevole di una potenza devastatrice che non è disposta a riconoscere alcun limite e quindi sfida il nostro modo di essere nel mondo, sprezzante e predatore della biodiversità su larga scala. Sembra che si sia persa ogni capacità di contemplare e ascoltare la vita animale e vegetale. Tuttavia, il clamore della natura si fa sempre più intenso. La rosa blu vuole dirci qualcosa, sta resistendo per farci ascoltare. Lo facciamo?