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Document from the year 2021 in the subject Romance Studies - Italian and Sardinian Studies, , language: Italian, abstract: I saggi qui raccolti, sostanzialmente omogenei dal punto di vista cronologico, hanno un unico comun denominatore: la ricerca semasiologica e semantemantica come grimaldello per scardinare il complesso sistema di rimandi e di provenienze di cui si nutrono gli autori studiati. Diseguali, essi hanno però l¿obiettivo di chiarire, a partire dal dato lessematico e sintagmatico, come l¿intersecarsi dei piani compositivi risponda a precise pulsioni personali, legate da un lato al…mehr

Produktbeschreibung
Document from the year 2021 in the subject Romance Studies - Italian and Sardinian Studies, , language: Italian, abstract: I saggi qui raccolti, sostanzialmente omogenei dal punto di vista cronologico, hanno un unico comun denominatore: la ricerca semasiologica e semantemantica come grimaldello per scardinare il complesso sistema di rimandi e di provenienze di cui si nutrono gli autori studiati. Diseguali, essi hanno però l¿obiettivo di chiarire, a partire dal dato lessematico e sintagmatico, come l¿intersecarsi dei piani compositivi risponda a precise pulsioni personali, legate da un lato al dato della formazione primaria (autori prediletti, correnti letterarie di partenza, impianto antropologico, etc.), dall¿altro alle necessità interpretative di chi fruisce il testo. I punti di partenza, nella critica semantematica delle fonti, non sono mai univoci, dipendendo essi da una risultanza diasistematica di più modelli. Compito del semasiologo dei contenuti letterari è giustificare la presenza dell¿elemento linguistico all¿interno di una multiforme chiostra di paragrammi originari come qualcosa di precisato e voluto, anche palesando che l¿evoluzione dei significati di una certa terminologia non è mai casuale, ma volontariamente determinata dagli eventi creativi posti in essere dal singolo scrittore. Sicché, dunque, parafrasando ¿au contraire¿ il Vernant, la scommessa in favore della diacronia dei significati (e al contempo della sincronia lessicologica) può essere vinta soltanto quando i due livelli vengano accostati strettamente, come in un unico ganglio vitale. Questi confini metodologici sono la causa per cui vengono conglomerati in un unico volume i vari testi ed è ad essi che si atterranno le analisi che seguono.
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Autorenporträt
Giorgio Pannunzio è dottore di ricerca in Lingua e Letteratura delle Regioni d¿Italia. Ha pubblicato numerosi articoli e volumi sulla prosa dannunziana (nonché il volume "Il latino del Vate. Fonti e citazioni latine nel D¿Annunzio narratore", 2015) e sulla novellistica del movimento verista, interessandosi anche della poesia satirica del primo Ottocento e di taluni autori dell¿illuminismo abruzzese. Nel campo delle letterature straniere, talune riflessioni ¿extravagantes¿ lo hanno condotto a studiare i paradigmi semantici di Master e di Nicholas Guillen (questi e altri saggi sono stati poi raccolti nel libro "Nei meandri del testo", del 2013). Ha inoltre curato, tra le altre, l¿edizione delle "Massime" di G. Mezzanotte (1997) e dei "Saggi di guerra" di Federico De Roberto (2014) ed è autore di due monografie, una sul drammaturgo Pietro Saraceni (2013) e l¿altra sul poeta carducciano Antonio della Porta, nonché di un testo sulla letteratura siciliana ¿fin de siecle¿ ("Noterelle di letteratura siciliana", 2013). Ha pubblicato anche una collezione di studi filosofico-letterari e uno studio sul drammaturgo ottocentesco Filippo Barattani (2018). Vive a Lecce, dove insegna in un Liceo.