Il diritto del lavoro stabilisce che non c'è distinzione tra lavoro di natura intellettuale, tecnica o manuale, secondo l'articolo 7, punto XXXII della Costituzione federale. Tuttavia, i cambiamenti subiti dal mondo del lavoro oggi sono noti e costanti, sia per l'avvento di nuove tecnologie sia per il crescente sviluppo del settore dei servizi. Uno studio della storia di questa branca del diritto rivela che le sue origini sono legate al lavoro industriale, per cui le norme di tutela tuttora in vigore sono principalmente volte a proteggere la salute e l'integrità fisica del lavoratore. Questo fatto è verificato anche dalle teorie sociologiche che rivelano il fenomeno della perdita della centralità del lavoro. Emerge così la preoccupazione di decifrare la portata della norma costituzionale di non discriminazione tra tipi di lavoro. Questo perché sembrano esserci indicazioni che questa norma debba essere interpretata come parte del principio di uguaglianza come non discriminazione. A tal fine, è indispensabile analizzare l'attuale panorama costituzionale per capire come questa interpretazione debba essere fatta per sostenere sia gli obiettivi sociali costituzionali sia la stessa disciplina del diritto.