Questo libro si propone di presentare criticamente i processi produttivi dell'Agence France-Presse (AFP), una delle più grandi agenzie di stampa del mondo, con particolare attenzione al suo modus operandi in America Latina. Sulla base di interviste a professionisti ed ex professionisti dell'AFP e di una revisione della letteratura disponibile sull'argomento, viene evidenziato il rapporto storico delle agenzie di stampa con lo sviluppo del capitalismo e l'ascesa delle cosiddette Nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione (NICT). Il lavoro affronta anche la strategia di regionalizzazione di France-Presse. Dal 1997, con la creazione di un ufficio regionale a Montevideo, l'azienda ha cercato di stringere legami più stretti con i clienti locali per consolidare la propria quota di mercato, ridurre i costi operativi e massimizzare i profitti. In questo senso, vengono presentate le idiosincrasie dell'operazione latinoamericana, le difficoltà finanziarie e i conflitti interni all'organizzazione, frutto della disputa per l'autonomia - editoriale e amministrativa - su scale diverse. Il processo di regionalizzazione non ha superato la concentrazione del potere decisionale a Parigi, mantenendo, in pratica, il "francocentrismo e l'impedimento del flusso di informazioni "Sud-Sud".