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La modernità ha espulso la morale dal campo letterario. Questo è ovvio. Per farlo, i critici hanno dovuto scegliere testi letterari che dimostrassero la validità della loro ipotesi. Ma la logica della conferma non è la logica della confutazione. Non deve quindi sorprendere che questa esclusione sia diventata inefficace nel tempo. Si è voluta scacciare la morale, e ora è tornata al galoppo, se non altro sotto forma di "lezione morale della storia". Può la letteratura avere come obiettivo quello di mostrare una condotta diversa da quella richiesta nella vita pubblica? Se sì, significa che la…mehr

Produktbeschreibung
La modernità ha espulso la morale dal campo letterario. Questo è ovvio. Per farlo, i critici hanno dovuto scegliere testi letterari che dimostrassero la validità della loro ipotesi. Ma la logica della conferma non è la logica della confutazione. Non deve quindi sorprendere che questa esclusione sia diventata inefficace nel tempo. Si è voluta scacciare la morale, e ora è tornata al galoppo, se non altro sotto forma di "lezione morale della storia". Può la letteratura avere come obiettivo quello di mostrare una condotta diversa da quella richiesta nella vita pubblica? Se sì, significa che la letteratura è la risposta esplicita e/o implicita a una domanda pubblica o politica. La risposta in questione, non essendo di ordine conformista, si discosterebbe dalla doxa critica, scuoterebbe le norme e le regole esistenti o semplicemente proporrebbe nuovi percorsi aprendo prospettive ancora innominabili. Questo è ciò che il presente studio cerca di esplorare con un approccio "bioculturale".
Autorenporträt
Abdesselam El Ouazzani, investigador en ciencias humanas y sociales (Universidad Mohammed V - Rabat). Ha escrito varios artículos sobre la educación para la ciudadanía democrática y tres libros: Pouvoir de la fiction, Le Récit carcéral marocain y Récit poétique et quête mystique.