Le difficoltà incontrate nell'insegnamento e nell'apprendimento della fisica nelle scuole secondarie, sia da parte degli insegnanti che degli studenti, sono note da tempo, in gran parte a causa dell'utilizzo di un'unica metodologia, basata su lezioni frontali e sull'uso esclusivo di lavagne e gessi. È anche noto che molti dei contenuti necessari per una corretta formazione degli studenti sono spesso trascurati e/o omessi in questa fase dell'istruzione. Questa realtà è piuttosto comune nelle scuole secondarie pubbliche, poiché le condizioni fisiche a disposizione di insegnanti e studenti sono generalmente precarie e insufficienti, una realtà resa ancora più grave dal poco tempo a disposizione per le lezioni. In questo contesto, Il Principio di Archimede - Una proposta per le scuole secondarie analizza i possibili benefici che l'uso di laboratori didattici a basso costo può apportare al miglioramento dei processi di insegnamento e apprendimento della Fisica in questa fase dell'istruzione, soprattutto per le scuole pubbliche, dove la scarsità e le cattive condizioni dei laboratori didattici sono la realtà attuale.