Franklin Boukaka era un impegnato artista musicale congolese. Nel 1970 ha pubblicato un album intitolato Le Bûcheron (Il boscaiolo), in cui canta l'angoscia dell'Africa, un continente maltrattato in cui non si può alzare la testa a rischio di essere abbattuto come un albero da boscaioli vestiti in costume presidenziale. In questo album elogiativo, Le Bûcheron, denuncia le iniquità che infuriano in Africa dopo l'indipendenza. Chiede agli africani di prenderne coscienza, chiedendo al tempo stesso che tutti siano mobilitati per la piena indipendenza delle nazioni africane.Le sue riflessioni politiche sono state all'altezza del dibattito. Cantava della libertà incondizionata dell'Africa e illustrava con forza i panafricanisti che hanno segnato la loro presenza sulla scena politica di tutto il mondo. Questo album, dal contenuto nazionalista e panafricanista, invita i leader a prendere coscienza della precaria situazione del continente. Franklin Boukaka è quindi la voce dei senza voce, tale è la formula di Aimé Césaire in Cahier d'un retour au pays natal. Questo è ciò che abbiamo cercato di dimostrare in questo briefing.
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