Si tratta di un'analisi antropologica di testi e icone religiose in cui il corpo appare flesso sul genere attraverso immagini sessuali. Sulla base di testimonianze della cultura materiale e storica, discutiamo una notevole somiglianza tra le narrazioni egizie e indiane sul corpo sacro secondo le fonti orientaliste, che si sono avvicinate al tema traducendo opere dal sanscrito e da altre lingue, compresa la letteratura tantrica. In termini metodologici, consideriamo le categorie corporee al di là dei modelli biologici ed essenzialisti, andando oltre le differenze genitali - pur enfatizzate nei Tantra - e analizzando le asimmetrie di potere nella costruzione relazionale di questi corpi. All'inizio sembra esserci un corpo sessuato non iniziato, impuro, che deve essere ricostruito attraverso lo sforzo della volontà individuale e devozionale secondo particolari pratiche fisico-mentali. In questo esperimento antropologico speriamo di trovare voci dissonanti all'interno del peculiare linguaggio dell'erotismo sacro e di formulare nuove domande per lo studio del soggetto.