All'inizio del XXI secolo si assiste a una scissione nel rapporto tra arte e morale, etica ed estetica e, di conseguenza, tra pubblico e artisti. La serie di opere d'arte che hanno suscitato grandi scandali pubblici negli ultimi decenni ha aperto la strada ai filosofi contemporanei per sviluppare le loro prime teorie, seguendo l'idea del rispetto delle norme etiche negli eventi artistici pubblici. Lo sfondo di tali visioni, che oscilla tra la manifestazione della libertà dell'arte e la disobbedienza a qualsiasi limite etico, ha indotto il nostro interesse anche per una possibile valutazione etica dell'arte, sollevando controversie quali: L'arte deve preoccuparsi di obbedire alle regole etiche? Con quali mezzi e in che misura? Possiamo danneggiare o inibire la creatività o generare un'altra gamma di espressioni e manifestazioni? Dove può essere consentita la valutazione etica e legale nell'arte? Perché e, soprattutto, cosa significa l'autonomia dell'artista?