Il risarcimento delle vittime di violenza sessuale nella legislazione congolese
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Sebbene la promulgazione di leggi sulla violenza sessuale meriti di essere valutata come un buon passo avanti nella lotta contro la violenza sessuale nella Repubblica Democratica del Congo, notiamo che il rigore con cui il legislatore del 2006 considera la procedura penale e le sanzioni penali che possono seguire in relazione alla violenza sessuale non è lo stesso per quanto riguarda il principale diritto della vittima, ovvero il risarcimento. In linea di principio, tale risarcimento deve essere corrisposto dall'autore del reato in virtù del principio di responsabilità sancito dall'articolo...
Sebbene la promulgazione di leggi sulla violenza sessuale meriti di essere valutata come un buon passo avanti nella lotta contro la violenza sessuale nella Repubblica Democratica del Congo, notiamo che il rigore con cui il legislatore del 2006 considera la procedura penale e le sanzioni penali che possono seguire in relazione alla violenza sessuale non è lo stesso per quanto riguarda il principale diritto della vittima, ovvero il risarcimento. In linea di principio, tale risarcimento deve essere corrisposto dall'autore del reato in virtù del principio di responsabilità sancito dall'articolo 258 del CCLIII.19 Notiamo che la protezione delle vittime attraverso il risarcimento non sembra essere presa in considerazione dal giudice, nel senso che la riparazione del danno causato dalla violenza sessuale può essere pronunciata nei processi penali solo come accessorio della sentenza principale. Il giudice si limita a pronunciare la sentenza e a condannare il colpevole, mentre l'interesse della vittima non è solo quello di vedere condannato l'autore del reato, ma anche e soprattutto quello di vedere ripristinati i propri diritti.
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