L'obiettivo principale di questo studio è quello di descrivere il ruolo dei social media nella mobilitazione delle persone come forza aggregante contro i sistemi di malessere e la relativa privazione di opportunità o risorse. Negli ultimi anni, in tutto il mondo si sono osservati movimenti di protesta che si proponevano di dare energia ai propri poteri attraverso l'uso di diversi strumenti, tra i quali i social media sono diventati una priorità assoluta. Il ricercatore ha ipotizzato che i social media svolgano un ruolo sostanziale nell'aiutare la formazione e l'espansione dei movimenti sociali, propagando il fatto del malessere strutturale e delle inutili disuguaglianze indotte da diverse ragioni. I social media sono uno dei mezzi più potenti per esporre le rimostranze delle persone, mobilitando, catalizzando e organizzando la massa su questioni pubbliche identificate per un'azione collettiva in un determinato momento e luogo, condizioni necessarie per la nascita di movimenti sociali.