Il presente lavoro nasce dalla volontà di esaminare il ruolo ricoperto dalla Corte costituzionale nella crisi economico - finanziaria, che ha stravolto le strutture del sistema costituzionale quali la forma di governo, la forma di Stato, i rapporti ordinamentali e il sistema della garanzia dei diritti, con evidenti debolezze strutturali già da tempo. Pertanto, la Corte costituzionale, in quanto organo garante del sistema costituzionale, chiamata a rispondere alle esigenze dettate dalla crisi economica degli anni Novanta e dalla crisi economico-finanziaria degli ultimi anni, ha assunto per lo più un atteggiamento di self-restraint, ossia ha cercato di contribuire all'obiettivo di risanamento del debito pubblico e contenimento della spesa pubblica. Quindi, il giudice delle leggi, nella sua complessa attività di bilanciamento tra esigenze di bilancio e garanzia dei diritti sociali e costituzionali, ha sempre ricercato un equilibrio, una ragionevolezza e una proporzionalità, secondo un percorso di giustizia distributiva e negli ultimi anni un percorso di 'controlimiti', a garanzia dell'ordinamento costituzionale.