56,99 €
inkl. MwSt.
Versandkostenfrei*
Versandfertig in 6-10 Tagen
payback
28 °P sammeln
  • Broschiertes Buch

Al giorno d'oggi i videogiochi sono onnipresenti e vengono giocati da persone di qualsiasi età. In alcuni casi, le vendite sono addirittura superiori a quelle dell'industria cinematografica. Inoltre, quasi tutti hanno sentito parlare di "Assassin's Creed" o di "Tomb Raider" (che alcuni potrebbero associare all'attrice Angelina Jolie, che ha interpretato la protagonista di quest'ultima serie nei film "Lara Croft: Tomb Raider" del 2001 e "Lara Croft Tomb Raider: La culla della vita" del 2003). Poiché i videogiochi citati contengono entrambi violenza (in modo meno o più esplicito, a seconda del…mehr

Produktbeschreibung
Al giorno d'oggi i videogiochi sono onnipresenti e vengono giocati da persone di qualsiasi età. In alcuni casi, le vendite sono addirittura superiori a quelle dell'industria cinematografica. Inoltre, quasi tutti hanno sentito parlare di "Assassin's Creed" o di "Tomb Raider" (che alcuni potrebbero associare all'attrice Angelina Jolie, che ha interpretato la protagonista di quest'ultima serie nei film "Lara Croft: Tomb Raider" del 2001 e "Lara Croft Tomb Raider: La culla della vita" del 2003). Poiché i videogiochi citati contengono entrambi violenza (in modo meno o più esplicito, a seconda del gioco ed eventualmente della tecnologia disponibile al momento del suo sviluppo), possiamo affermare che - insieme a film, serie televisive, romanzi e altri media violenti - i videogiochi violenti sono diventati parte della cultura pop occidentale. Tuttavia, i giocatori apprezzano davvero questa caratteristica? Come la percepiscono e la giudicano? È solo una questione di realismo o c'è forse un'altra ragione per apprezzarla o meno? Esiste una differenza tra i generi e il tipo di giocatore? Il presente lavoro di ricerca cerca di rispondere a queste domande, ma sono necessarie ulteriori ricerche per corroborare o contraddire i risultati dell'autore.
Autorenporträt
Lorsqu'Isabel M. Parini a commencé ses études de communication, elle était loin de se douter qu'elle trouverait bien plus tard sa véritable vocation : les jeux vidéo, son passe-temps le plus cher. Depuis 2012, elle est titulaire d'une maîtrise en technologies de la communication humaine et a l'intention de devenir doctorante afin de poursuivre une carrière d'enseignante et de chercheuse dans le domaine des études sur les jeux vidéo.