La comprensione della presenza di acque sub-superficiali, in termini di quantità, qualità e interazioni idrogeochimiche, passa necessariamente attraverso la comprensione della storia geologica, a partire dal modo e dall'ambiente in cui i sedimenti sono stati trasportati e depositati, nel caso delle rocce sedimentarie, e da come si sono originate le rocce magmatiche e metamorfiche, comprese le caratteristiche strutturali dopo la loro formazione. È importante sottolineare che senza queste conoscenze diventa impraticabile determinare quali tipi di rocce serbatoio possono essere più o meno produttive in acqua. Di fronte a queste problematiche, il ruolo del geologo nella prospezione delle acque sotterranee, comprendendo contemporaneamente le sue interrelazioni con le acque superficiali e le influenze climatiche, è fondamentale per proporre usi sostenibili di queste risorse naturali. A questo proposito, è interessante ricordare che nella "Dichiarazione universale dei diritti dell'acqua", stabilita dalle Nazioni Unite il 22 marzo 1992, si sottolinea che l'acqua non deve essere sprecata, inquinata o avvelenata.