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Il cheating accademico è un comportamento corrotto, illecito, opportunistico e altamente dipendente. Indipendentemente dalla propria posizione personale, che lo si ignori, lo si accetti, lo si tolleri o lo si combatta, l'imbroglio è innegabilmente diffuso e in aumento. La nuova era di Internet e dei piccoli dispositivi high-tech a prezzi accessibili ha contribuito, come mai prima d'ora, all'avanzamento e alla complessità del meccanismo di imbroglio. L'imbroglio persiste al di là dei confini di classe, razza, genere e nazione, diventando lentamente la norma, anziché l'eccezione. Sta…mehr

Produktbeschreibung
Il cheating accademico è un comportamento corrotto, illecito, opportunistico e altamente dipendente. Indipendentemente dalla propria posizione personale, che lo si ignori, lo si accetti, lo si tolleri o lo si combatta, l'imbroglio è innegabilmente diffuso e in aumento. La nuova era di Internet e dei piccoli dispositivi high-tech a prezzi accessibili ha contribuito, come mai prima d'ora, all'avanzamento e alla complessità del meccanismo di imbroglio. L'imbroglio persiste al di là dei confini di classe, razza, genere e nazione, diventando lentamente la norma, anziché l'eccezione. Sta gradualmente erodendo e minando la validità e l'affidabilità degli esami e la credibilità complessiva di qualsiasi istituzione accademica. Questo libro cerca di spiegare questo spinoso comportamento umano multidimensionale. Per evitare la banalità, il libro si basa su una serie eclettica di strumenti, tra cui una revisione critica di 470 materiali di riferimento; 22 teorie, 10 modelli, 3 approcci di supporto; sondaggi, osservazioni e le esperienze personali e ravvicinate dell'autore nell'affrontare il cheating agli esami. Si spera che il libro contribuisca, nel suo piccolo, al corpo di conoscenze sul cheating agli esami e allo sviluppo di cittadini morali e professionisti etici.
Autorenporträt
Diana Starovoytova es profesora de Ingeniería en el MIT y ambientalista. Desde 2012 ha publicado dos libros, más de 70 artículos científicos y ha patentado un invento. Ha investigado en la Universidad de Moi (Kenia), la Universidad de Gante (Bélgica) y la Universidad Estatal de Textil y Diseño de San Petersburgo (Rusia).