La struttura del mercato bancario sta cambiando rapidamente e le autorità di regolamentazione chiedono grandi cose, cercando di far diversificare le banche in attività non bancarie. Le banche che diversificano raccolgono le economie di ampio respiro e possono accedere facilmente ai fondi sul mercato dei capitali. Tuttavia, le conseguenze a breve e lungo termine della diversificazione bancaria rimangono altamente sconosciute e discutibili. Alla fine, questa ignoranza mette a rischio il benessere generale dei consumatori di prodotti bancari. La diversificazione dal punto di vista bancario comporta la deriva verso attività non bancarie, ad esempio attraverso l'acquisizione, un modello chiamato conglomerazione bancaria. Nella maggior parte delle economie emergenti, questo modello è di tendenza e la convinzione prevalente è che quando le banche diversificano o si conglomerano, si mettono al riparo da potenziali rischi di difficoltà finanziarie, proteggendo a loro volta gli investitori. A parità di condizioni, questo obiettivo può essere raggiunto, ma se da un lato questo modello bancario potrebbe aumentare il valore degli azionisti, dall'altro sembra probabile che venga messo in cortocircuito dai responsabili politici, che temono che le banche possano diventare "troppo grandi per cadere".