Poiché la maggior parte degli etiopi vive nelle aree rurali e dipende dall'agricoltura, la continua necessità di assicurarsi un pezzo di terra, in una società in rapida crescita demografica, ha portato a una maggiore frammentazione e a una diminuzione delle dimensioni delle proprietà terriere. Sebbene la questione della migrazione rurale-urbana sia passata inosservata in un Paese poco urbanizzato, le recenti dinamiche di spostamento dei senza terra e dei giovani verso i centri urbani sembrano destare preoccupazione. I risultati di questo libro mostrano come la migrazione verso le città sia influenzata da questioni di politica fondiaria. Molti giovani rurali, i senza terra e i poveri delle campagne tendono a migrare verso le città in cerca di lavoro. L'inadeguato sostegno allo sviluppo di attività extra-agricole, la carenza di capitale, l'assenza di competenze e le scarse infrastrutture rimangono una sfida per trovare lavoro nelle aree rurali. La migrazione rurale-urbana si è invece rivelata una fonte di sostentamento sia per i migranti che per le famiglie rurali. Questo libro non si schiera né a favore né contro la migrazione rurale-urbana. Il libro mette piuttosto in guardia i decisori politici affinché rivedano le politiche fondiarie e di sviluppo rurale tenendo in considerazione la crescente mancanza di terra che porta alla migrazione rurale-urbana.