L'inefficacia del diritto penale ambientale è una delle cause della prescrizione penale. Il libro affronta la possibilità che l'ordinamento giuridico stabilisca l'imprescrittibilità per alcuni reati contro l'ambiente naturale, tipizzati nella legge 9.605/98, limitandosi ai reati più aggressivi contro la natura. Un precetto importante è la previsione costituzionale dell'imprescrittibilità per i crimini di razzismo e per le azioni di gruppi armati, civili o militari, contro l'ordine costituzionale e lo Stato democratico. Lo Statuto di Roma prevede l'imprescrittibilità per alcuni crimini. Questi casi saranno analizzati come base per lo studio. I crimini ambientali contro la natura necessitano di sanzioni più consistenti e di certezza della pena. La fiducia nell'impunità per la commissione di questi crimini deve essere bandita, in modo da poter considerare migliori condizioni di giustizia sociale e ambientale. L'utilizzo dell'istituto dell'imprescrittibilità per i reati ambientali rappresenta una condizione per la realizzazione della legge, in quanto comporta la certezza dell'applicazione della pena, scoraggiando l'opinione che il crimine ambientale paghi.