L'orientamento delle ossa lunghe (omero, ulna, radio, femore, tibia e fibula) deriva da un'analisi dettagliata e da una formazione pratica delle conoscenze osteologiche. Tuttavia, a seconda delle condizioni del pezzo osseo, sarà necessario ricorrere a indicatori anatomici non convenzionali che consentano un'adeguata lateralizzazione, nel caso in cui il resto osseo si presenti come segmento o frammento. In contrasto con autori riconosciuti in questo campo, e con una descrizione osteologica dettagliata, vengono illustrati i criteri per la lateralizzazione delle ossa lunghe degli arti superiori e inferiori, oltre all'inclusione dei metacarpi e dei metatarsi come ossa lunghe, la cui applicazione serve in contesti forensi, archeologici e accademici, facendo parte delle procedure di identificazione umana.
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