La prevalenza della malattia coronarica (CAD) è aumentata progressivamente in India nella seconda metà del secolo scorso. Le proiezioni basate sul Global Burden of Disease Study stimano che, entro il 2020, l'onere della malattia cardiovascolare ateroembolica in India supererà quello di qualsiasi altra regione del mondo. Nonostante gli impressionanti passi avanti compiuti negli ultimi trent'anni nella diagnosi e nella gestione, l'infarto miocardico acuto continua a essere un grave problema di salute pubblica nei Paesi industrializzati e in quelli in via di sviluppo. Il rischio di malattia coronarica negli indiani è 3-4 volte superiore a quello dei bianchi americani e addirittura 20 volte superiore a quello dei giapponesi. Gli indiani, come comunità, sono soggetti alla malattia coronarica in età molto più giovane e mostrano anche un'incidenza più elevata di morbilità e mortalità rispetto ad altri gruppi etnici.