Le strade e le autostrade sono state concepite per molto tempo unicamente come "spazio del moto", come manufatto tecnico il cui progetto dipende esclusivamente da logiche interne all'ambito trasportistico, che nulla hanno a che fare con il complesso di regole che trasformano il territorio. Eppure la strada rimane un canale privilegiato di costruzione del paesaggio mediante cui raccontare un territorio e riorganizzarne il suo funzionamento. Per questo motivo appare rilevante proporre una riflessione sulla strada veloce in quanto architettura lineare complessa e potenziale strumento di ridisegno urbano e del territorio, indagandone il significato in quanto spazio pubblico più utilizzato ma anche più sottovalutato del nostro tempo.