Attualmente sono in corso numerose ricerche, che rappresentano un'alternativa fondamentale agli attuali problemi energetici. Si tratta di immagazzinare l'anidride carbonica per riutilizzarla o recuperarla in modo positivo per l'ambiente. In questo contesto, l'obiettivo principale del presente lavoro è sviluppare una tecnica innovativa per il cracking dell'anidride carbonica (CO2). Per questo cracking sono stati utilizzati tre metodi. Il primo è il cracking in campo elettrico, il secondo il cracking catalitico al plasma e il terzo il cracking a risonanza magnetica. Questi tre processi di cracking hanno permesso di spezzare il legame e di estrarre l'ossigeno O2 e il carbonio C. Questi due elementi sono stati poi utilizzati per il trattamento delle acque reflue. La tecnica utilizzata è la filtrazione percolata attraverso una matrice depurativa costituita da sabbia marina con granulometria di 160 µm, terreno agricolo ricco di silice e carbonio.