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L'ingegneria linguistica indigena si riferisce allo sviluppo di quadri lessicologici volti a facilitare la produzione di termini tecnici indigeni per riflettere il pensiero tecnologico nelle lingue africane. La premessa è che, essendo la tecnologia un fenomeno universale, la sua resa linguistica potrebbe effettivamente portare alla sua creazione fisica. Alcuni linguisti sostengono che le persone visualizzano meglio ciò che le loro lingue esprimono a parole. Questo lavoro delinea le strategie per evolvere i mezzi lessicologici con cui le lingue africane possono essere strutturate per stabilire…mehr

Produktbeschreibung
L'ingegneria linguistica indigena si riferisce allo sviluppo di quadri lessicologici volti a facilitare la produzione di termini tecnici indigeni per riflettere il pensiero tecnologico nelle lingue africane. La premessa è che, essendo la tecnologia un fenomeno universale, la sua resa linguistica potrebbe effettivamente portare alla sua creazione fisica. Alcuni linguisti sostengono che le persone visualizzano meglio ciò che le loro lingue esprimono a parole. Questo lavoro delinea le strategie per evolvere i mezzi lessicologici con cui le lingue africane possono essere strutturate per stabilire una coscienza tecnologica nei parlanti africani, sulla base di quelli che l'autore chiama modelli linguistici tecnici. L'opera funge anche da esperimento africano in cui le lingue del phylum Niger-Congo vengono strutturate insieme a lingue apparentemente disparate della famiglia linguistica indoeuropea.
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Autorenporträt
Priye Enemi Iyalla-Amadi è professoressa di francese e traduzione presso il Dipartimento di studi francesi e internazionali dell'Università Ignatius Ajuru di Port Harcourt. Ha conseguito un dottorato presso l'Università di Ibadan e un certificato avanzato in traduzione presso l'Università di Parigi III (La Sorbona).