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Il genocidio del popolo congolese non risale alla guerra nell'Est scatenata dal regime ruandese di Paul Kagame. Risale al periodo coloniale quando il re Leopoldo II istituì nel Congo un sistema di sfruttamento economico che portò sul campo a massacri su larga scala dei congolesi.L'autore collega queste due serie di genocidi evidenziando somiglianze e divergenze nei loro metodi operativi. Se durante il periodo coloniale la comunità internazionale ha avuto un ruolo determinante nel porre fine al genocidio del popolo congolese, non è così nel caso del genocidio che il regime ruandese di Paul…mehr

Produktbeschreibung
Il genocidio del popolo congolese non risale alla guerra nell'Est scatenata dal regime ruandese di Paul Kagame. Risale al periodo coloniale quando il re Leopoldo II istituì nel Congo un sistema di sfruttamento economico che portò sul campo a massacri su larga scala dei congolesi.L'autore collega queste due serie di genocidi evidenziando somiglianze e divergenze nei loro metodi operativi. Se durante il periodo coloniale la comunità internazionale ha avuto un ruolo determinante nel porre fine al genocidio del popolo congolese, non è così nel caso del genocidio che il regime ruandese di Paul Kagame continua a perpetrare nella RDC, nel complesso indifferenza da parte della comunità internazionale.È il mistero che circonda questa indifferenza della comunità internazionale che l¿autore sviscera in questo lavoro, mettendo in luce tutte le forme di complicità sia esterne che interne che fanno sì che il Ruanda agisca non solo come subappaltatore delle multinazionali per la predazione delle risorse naturali del RDC, e anche come creatore di presidenti per gli oppositori politici congolesi.
Autorenporträt
Thomas Mawanzi Manzenza hat einen Doktortitel in Politikwissenschaft von der Universität Paris-Ouest Nanterre la Défense und ist Professor an der Universität Kinshasa.