L'integrazione finanziaria internazionale è un tema centrale della finanza internazionale. In effetti, a partire dagli anni '90, il grado di integrazione dei mercati emergenti è aumentato in modo significativo, grazie alla riduzione delle barriere ai flussi di portafoglio, alla liberalizzazione dei mercati dei capitali e all'introduzione degli ADR e dei fondi nazionali nelle borse statunitensi. In questo lavoro sono state stimate tre versioni condizionali del CAPM internazionale utilizzando i dati di 22 mercati finanziari nel periodo 1987-2004. I risultati indicano che il portafoglio del mercato globale è condizionatamente efficiente nel senso della media-varianza per i Paesi del G7 e che i beta più elevati si registrano nei mercati finanziari emergenti. La stima del CAPM nel caso in cui il prezzo globale del rischio di covarianza sia costante indica che la remunerazione del rischio varia notevolmente tra i 22 Paesi esaminati. Il prezzo globale del rischio di covarianza è costante solo per il G7 nel suo complesso, quindi l'ipotesi di integrazione finanziaria è valida solo per i maggiori Paesi sviluppati.