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La sensibilità materna influenza l'attaccamento e lo sviluppo del bambino. Tuttavia, esistono pochi studi in Portogallo su neonati estremamente pretermine (meno di 32 settimane di gestazione). Il presente studio è dedicato a indagare la qualità e la continuità delle interazioni madre-neonato di neonati pretermine estremi in interazione libera a 3 e 9 mesi.Rispetto ad altri studi portoghesi su neonati pretermine, nel nostro campione le madri hanno mostrato una minore sensibilità materna e i neonati una minore cooperazione infantile. Inoltre, lo studio indica una forte associazione e continuità…mehr

Produktbeschreibung
La sensibilità materna influenza l'attaccamento e lo sviluppo del bambino. Tuttavia, esistono pochi studi in Portogallo su neonati estremamente pretermine (meno di 32 settimane di gestazione). Il presente studio è dedicato a indagare la qualità e la continuità delle interazioni madre-neonato di neonati pretermine estremi in interazione libera a 3 e 9 mesi.Rispetto ad altri studi portoghesi su neonati pretermine, nel nostro campione le madri hanno mostrato una minore sensibilità materna e i neonati una minore cooperazione infantile. Inoltre, lo studio indica una forte associazione e continuità tra i comportamenti materni e quelli del bambino a 3 e 9 mesi. Infine, i nostri risultati indicano che i comportamenti materni e del neonato sono influenzati dal peso e dall'età gestazionale, dal punteggio Apgar e dal numero di giorni di ospedalizzazione del neonato.I risultati, anche se non generalizzabili, indicano che queste diadi hanno difficoltà a stabilire una relazione positiva e reciproca che sia benefica per lo sviluppo del bambino. Questo studio si associa a un insieme di conoscenze che indicano che la sensibilità materna dovrebbe essere un aspetto chiave dell'intervento precoce con i neonati pretermine.
Autorenporträt
Inês Martelo é educadora de infância, Mestre em Ed. Pré-Escolar e 1.º Ciclo e Mestre em Intervenção Precoce.Marina Fuertes é Professora Coordenadora na Escola Superior de Educação de Lisboa e membro do Centro de Investigação em Psicologia da Universidade do Porto. A investigadora é doutorada em Psicologia e pós-doutorada em Harvard Medica School.