Internet, i social media e il cervello umano
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Gli archei neoneanderthaliani hanno magnetite capace di magnetopercezione e percezione quantica. La percezione quantica di un basso livello di campi elettromagnetici porta all'atrofia frontale e alla dominanza cerebellare producendo un nuovo fenotipo neuronale con caratteristiche di disturbo cognitivo affettivo cerebellare endemico che si manifesta come autismo epidemico. Questo forma un nuovo fenotipo comportamentale autistico che è introverso, non compassionevole, non empatico, psicopatico e con capacità percettive extrasensoriali di telepatia, telecinesi e viaggi nel tempo che portano all...
Gli archei neoneanderthaliani hanno magnetite capace di magnetopercezione e percezione quantica. La percezione quantica di un basso livello di campi elettromagnetici porta all'atrofia frontale e alla dominanza cerebellare producendo un nuovo fenotipo neuronale con caratteristiche di disturbo cognitivo affettivo cerebellare endemico che si manifesta come autismo epidemico. Questo forma un nuovo fenotipo comportamentale autistico che è introverso, non compassionevole, non empatico, psicopatico e con capacità percettive extrasensoriali di telepatia, telecinesi e viaggi nel tempo che portano alla comunicazione con altre civiltà galattiche. Il nuovo fenotipo autistico robotico comportamentale neoneanderthaliano avrà l'intelligenza e le capacità mentali necessarie per far fronte ai cambiamenti climatici. I campi quantici del cervello possono modulare i campi EMF a basso livello in internet e l'interazione può alterare il funzionamento di internet e i campi quantici di altri cervelli che operano in internet. Internet e i social media controllano quindi la struttura e la funzione del cervello umano.
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