La comprensione del fenomeno intertestuale in questa nuova dimensione del testo, che è quella della sua produzione, mi porta a cercare nell'opera dell'autore stesso: il caso di Rachid Boudjedra e Assia Djebar, come si costruisce il prestito, come l'autocitazione, l'autoplagio, l'autoplagio, l'allusione, il riferimento risultano anche da un'appropriazione e integrazione nello spazio stesso del testo o dell'opera che si sta inventando.Che importanza ha allora la scrittura autoreferenziale come fatto sia linguistico che estetico? E il fatto che si svolga all'interno di un romanzo chiuso, o da un romanzo all'altro, non avrebbe qualcosa a che fare con la scrittura autofiction, in altre parole, con l'idea di autoinvenzione?