Voglio sapere del mio essere nel mondo. Finora in tutte le mie riflessioni sono arrivato fino al sapere, il mio sapere, in modo tale che la realtà più radicale da cui sono partito è stato il sapere, il mio atto di parlare, dire e sapere. Ma ora questo non mi basta. Voglio arrivare alla realtà più radicale di tutte, che è la mia vita centrata su ciò che è il mio io. Per raggiungere questo obiettivo userò l'Io universale che tutti gli esseri umani portano dentro di sé. Come prima verifica posso dire che senza il linguaggio non sono niente. Ho bisogno di un linguaggio, qualcosa che venga da dentro di me. E il mio linguaggio non è niente se non si manifesta in una lingua, qualcosa che mi viene da fuori, dalla mia comunità di parlanti. In questo modo porrò il mio problema esistenziale: sono il mio linguaggio e la mia lingua che mi hanno fatto, o sono io che ho creato il mio linguaggio e la mia lingua? Ma per sapere tutto questo devo prima di tutto chiedermi cosa o chi sono io.