Un numero significativo di pazienti cardiochirurgici è a rischio di inadeguato apporto di ossigeno perioperatorio. Lo squilibrio tra apporto e consumo di ossigeno è l'iniziatore di una serie di eventi che portano alla MODS e, a loro volta, a una prolungata degenza in terapia intensiva/ospedaliera, che si traduce in un aumento dei costi sanitari e dell'utilizzo di risorse. Il marcatore ideale dovrebbe essere in grado di valutare la risoluzione dell'ipoperfusione.La saturazione dell'ossigeno venoso centrale e il lattato sono stati utilizzati in varie situazioni cliniche per valutare l'adeguatezza della perfusione, come lo shock e la sepsi. La combinazione di questi due marcatori può essere utilizzata come strumento per valutare l'incidenza dell'ipoperfusione occulta e l'adeguatezza della rianimazione.