Il volume propone al lettore un accostamento alla figura e all'opera di Carlo Salvioni (Bellinzona 1858-Milano 1920), affrontando diversi aspetti della sua vicenda biografica e intellettuale e della sua produzione scientifica. Allievo a Lipsia dei neogrammatici, poi collaboratore di Graziadio Isaia Ascoli all'<> - rivista con cui Ascoli gettò le basi della moderna linguistica italiana - all'Ascoli succedette nella direzione dell'<> e poi sulla cattedra milanese, dopo aver insegnato a Torino e Pavia. Accademico della Crusca e Linceo, membro di varie società scientifiche e accademie europee, Salvioni è figura chiave per la linguistica in Italia a cavallo tra Otto e Novecento, e non è meno importante per la nativa Svizzera, dove fondò nel 1907 il Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana. Lasciò centinaia di studi - che tuttora fanno testo - sui più diversi aspetti della storia linguistica italiana e della struttura dell'italiano letterario e dei suoi dialetti, nonché studi di argomento gallo- ed iberoromanzo, tutti ripubblicati negli Scritti linguistici stampati dalle Edizioni dello Stato del Cantone Ticino per il centocinquantenario della nascita (2008).
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