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Dal periodo coloniale a oggi, il Mali ha vissuto diverse ribellioni caratterizzate da scontri mortali tra i belligeranti e significativi spostamenti di popolazioni. Ma di tutte queste ribellioni, quella del 2012 è stata quella che ha maggiormente scosso le fondamenta dello Stato, portando a sostanziali guadagni territoriali e sconvolgendo il carattere laico della Repubblica grazie alla volontà di instaurare la legge islamica. In generale, la ribellione del 2012 ha superato le altre ribellioni per orrore e intensità drammatica, perché nelle aree conquistate è stato imposto alla popolazione un…mehr

Produktbeschreibung
Dal periodo coloniale a oggi, il Mali ha vissuto diverse ribellioni caratterizzate da scontri mortali tra i belligeranti e significativi spostamenti di popolazioni. Ma di tutte queste ribellioni, quella del 2012 è stata quella che ha maggiormente scosso le fondamenta dello Stato, portando a sostanziali guadagni territoriali e sconvolgendo il carattere laico della Repubblica grazie alla volontà di instaurare la legge islamica. In generale, la ribellione del 2012 ha superato le altre ribellioni per orrore e intensità drammatica, perché nelle aree conquistate è stato imposto alla popolazione un estremismo religioso caratterizzato da intimidazioni, fustigazioni, amputazioni, saccheggi e omicidi. Sono emersi anche residui di banditismo e movimenti di autodifesa. Nel 2012, la situazione di minaccia nel Paese si è trasformata in caos con il colpo di Stato militare del marzo 2012, scaturito dall'esasperazione dei giovani ufficiali di Kati di fronte alla cattiva gestione della questione settentrionale. È in questo preoccupante contesto che il villaggio di Konna, situato nella cerchia di Mopti, a 650 km da Bamako, è stato coinvolto in questi eventi.
Autorenporträt
Insegnante di scuola superiore e ricercatore presso il Centro internazionale per la zootecnia in Africa. In Mali, ho lavorato presso l'Institut National de Recherche Zootechnique Forestière et Hydro biologique di Bamako e presso il Ministero dell'Agricoltura come coordinatore nazionale di progetti e programmi del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD).