Nel volume si trattano due musical, One Touch of Venus di Kurt Weill e My Fair Lady di Frederick Loewe e Alan Jay Lerner. Al suo interno c'è una doppia anima: quella comparatista indaga l'analisi mitocritica del mito di Pigmalione in rapporto ai due musical; quella musicologica, con uno sguardo anche verso la semiotica audiovisiva, si concentra sugli aspetti inerenti la transizione di One Touch of Venus e My Fair Lady dalla versione teatrale a quella filmica. I due musical sono analizzati in dettaglio, non solo nel passaggio dal linguaggio teatrale a quello cinematografico, ma anche facendo riferimento alle teorie dell'adattamento, e soprattutto alla traducibilità del medium. La ricezione del mito di Pigmalione è stata usata dai compositori emigrati (Weill, Loewe) per definire e rinegoziare la propria "nuova" identità. Da ultimo la comparazione dei due film musicali pone una differenza formale nella distinzione del genere "film musical" in base alla stratificazione del senso musicale nella costruzione audiovisiva.