Il bioetanolo è un carburante derivato da fonti rinnovabili, suddivise in tre gruppi principali: biomasse zuccherine, amidacee e lignocellulosiche. I biocarburanti di prima generazione presentano l'inconveniente di competere con le fonti di alimentazione umana e animale. Per questo motivo, le materie prime di seconda generazione per la produzione di bioetanolo stanno guadagnando interesse. Si tratta di fonti di biomassa non alimentare, principalmente materiali lignocellulosici, come residui agricoli, materiali di scarto o rifiuti solidi urbani. Durante il processo, la cellulosa viene idrolizzata per produrre zuccheri fermentabili (glucosio, xilosio,...), seguita dalla fermentazione degli zuccheri in etanolo. L'etanolo ottenuto dalla cellulosa è un carburante ecologico. È biodegradabile e solubile in acqua e produce minori emissioni di monossido di carbonio. La carta, che è uno dei maggiori componenti dei rifiuti solidi urbani, è diventata un grave problema di smaltimento nei Paesi sviluppati e in via di sviluppo a causa della riduzione della capacità delle discariche. Si tratta di un compito molto importante e impegnativo nella gestione dei rifiuti solidi. La carta da giornale, che è una materia prima cellulosica, sta emergendo come un'opzione interessante per la produzione di bioetanolo.