La Certosa di Calci, fondata nel 1366 a seguito del lascito testamentario del mercante Pietro di Mirante Vergine e abbandonata definitivamente dai monaci nel 1972, figura come parte rilevante del patrimonio storico-artistico della Provincia di Pisa. Secondo l idea di un graduale distacco dal mondo, l architettura dell intero complesso interpreta la cultura, i rituali e le pratiche religiose dei monaci certosini scandendo lo spazio in tre aree fondamentali: il nucleo dei fratelli donati, il cenobio dei fratelli conversi, il desertum dei Padri. Avvalorandosi delle operazioni di prelievo metrico, lo studio approfondisce l indagine per due celle del Chiostro Grande analizzandone sia l impianto architettonico e planivolumetrico sia gli elementi decorativi e funzionali. Considerando infine le caratteristiche dei materiali e i microclimi interni alle celle, si individuano differenti patologie di degrado e si propone un restauro di tipo conservativo al fine di restituire alla fruizione del pubblico gli ambienti oggetti di studio e di preservare l atmosfera mistica che ancora oggi il visitatore respira in Certosa.