L'autore, basandosi sui risultati pubblicati dal suo gruppo e rivedendo i dati riportati da altri scienziati, mostra come l'uso estensivo dei fluorochinoloni abbia influenzato l'evoluzione di vari patogeni multiresistenti su scala globale. Viene dimostrato che la maggior parte dei batteri subisce enormi costi di fitness quando sviluppa una resistenza di alto livello ai fluorochinoloni. Tuttavia, alcuni gruppi di patogeni "abili" si sono dimostrati capaci di evolvere mutazioni favorevoli che conferiscono una resistenza di alto livello ai fluorochinoloni con la concomitante conservazione della vitalità. Poiché questi "superbatteri" multiresistenti hanno sostituito altri patogeni in molte strutture, hanno anche contribuito al deterioramento dello stato generale di resistenza agli antibiotici. Sebbene siano necessari ulteriori studi epidemiologici, i dati disponibili suggeriscono fortemente che l'uso giudizioso dei fluorochinoloni potrebbe basarsi sul monitoraggio costante della divisione clonale dei patogeni locali: se la percentuale di "superbatteri" è elevata, una riduzione dell'uso dei fluorochinoloni dovrebbe migliorare la situazione, mentre quando la loro percentuale rimane/diventa bassa l'uso dei fluorochinoloni dovrebbe essere altamente benefico.