A partire dagli anni '90, quando sono precipitati gli eventi del crollo euro-sovietico ed è iniziata la crisi economica nel Paese, la situazione del settore cooperativo ha continuato a riflettere la complessa situazione agraria, in concomitanza con l'inizio della collettivizzazione delle terre statali, la formazione delle UBPC, la diminuzione delle cooperative di tipo CPA e la crescita del settore privato con il rafforzamento e l'approfondimento della cooperazione nelle CCS. Attualmente, la situazione del cooperativismo agricolo è compromessa a livello nazionale, a causa di una perdita significativa del settore statale, oltre alla diminuzione del numero di cooperative esistenti e all'aumento dei debiti di ciascuna di esse. La situazione a livello provinciale e comunale non si discosta molto da questa realtà, per cui, di fronte a questa situazione, è necessario cercare alternative in ambito economico che ne condizionino e accelerino la soluzione, per cui si propone una riorganizzazione del modello cooperativo, attraverso alternative come l'incremento del sistema al di fuori del settore agricolo.