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L'obiettivo di questo approfondimento è stato quello di interrogarsi sulla disparità di criteri interpretativi tra i diversi operatori giudiziari in merito al principio costituzionale del primato della realtà sulle formalità concordate dalle parti, al contratto reale e alla non applicabilità della prescrizione all'azione. Utilizzando la linea giurisprudenziale sul principio costituzionale del primato della realtà sulle formalità stabilite dai soggetti dei rapporti di lavoro, si è riscontrato che, nonostante l'esistenza del contratto di realtà sia stata provata all'interno del processo, la…mehr

Produktbeschreibung
L'obiettivo di questo approfondimento è stato quello di interrogarsi sulla disparità di criteri interpretativi tra i diversi operatori giudiziari in merito al principio costituzionale del primato della realtà sulle formalità concordate dalle parti, al contratto reale e alla non applicabilità della prescrizione all'azione. Utilizzando la linea giurisprudenziale sul principio costituzionale del primato della realtà sulle formalità stabilite dai soggetti dei rapporti di lavoro, si è riscontrato che, nonostante l'esistenza del contratto di realtà sia stata provata all'interno del processo, la sentenza, in alcuni casi, condanna l'ente convenuto a riconoscere e pagare i diritti lavorativi del lavoratore ricorrente e, in altri, si limita a dichiarare la prescrizione dell'azione, il che implica la violazione dei principi costituzionali di uguaglianza materiale, certezza del diritto ed effettivo accesso all'amministrazione della giustizia.
Autorenporträt
María Bertha Zambrano Cancino, Litigation lawyer with extensive experience in Labour Law, Social Security, constitutional actions, Conciliator in law, Legal advisor in Horizontal Property, Constitutional Law and Labour Law, University teacher for more than 25 years, I am an independent lawyer and university teacher.