L'autore fa una riflessione critica sulla modernità. Si avvicina all'idea di progresso così come è vista nella modernità con l'uomo come epicentro delle sue indagini. Tira fuori le conquiste e le conquiste della modernità e, individuando i sintomi della crisi, cerca il modo di ricostituire il Soggetto.In Hannah Arendt, presenta la rutpura tra tradizione e modernità, la perdita dei valori che la tradizione ha lasciato in eredità, portando all'olocausto e proponendo un nuovo inizio per il futuro. In Gianni Vattimo parla della crisi della modernità che denuncia la crisi dell'umanesimo, cadendo nel nichilismo e propone la postmodernità come occasione per creare il nuovo ideale dell'uomo.Dal contributo dei due autori, egli cerca di spiegare la situazione dell'uomo di oggi, vivendo con il proliferare dei regimi autocratici/totalitari e la crescente secolarizzazione, senza tornare al passato in quanto tale, ma facendo emergere i valori che sono stati messi in ombra dalla modernità, dove risiede la speranza per il futuro.