La ricerca condotta in questo libro chiarisce la natura della svolta e dei tormenti della ragione metaforica. Essa mira a stabilire una "metaforizzazione" del ragionamento filosofico. Questo processo di rivalutazione della metaforicità attraverso il discorso razionale alle frontiere della ragione lavora per decifrare il significato dei nuovi linguaggi nel contesto dell'epistemologia postcritica. Ma, articolando ragione teorica e ragione metaforica, tale riflessione mette ulteriormente in discussione il significato delle cose e sostiene una teoria dei buchi di incomprensibilità che non sono così efficacemente razionalizzati dalla dimostrazione. Da allora, la scientificità del discorso suggerita dalla considerazione della simbolicità nelle costruzioni della mente è diventata tutt'uno con la consapevolezza dell'iper-realtà che ci circonda. Così le nuove tecnologie inclini alle "digital humanities" trovano chiaramente il loro pubblico nell'elaborazione di un mondo artificiale come meta-livello del linguaggio virtuale che oggi accompagna l'informatizzazione della società, paradossalmente esposto alle questioni etiche del digitale.