La prima sfida del Ciad nella sua cooperazione con la Francia è quella della trasversalità. Che si tratti di promuovere la democrazia, difendere i diritti umani, combattere il terrorismo, fornire aiuti allo sviluppo o preservare l'ambiente, la constatazione è la stessa: la globalizzazione dell'agenda diplomatica. Dal 1960, la Francia ha perseguito una politica di "cooperazione" con l'Africa nera francofona. Questa politica viene regolarmente criticata per essere "neocoloniale", affaristica e per la sua compiacenza nei confronti di regimi corrotti e autoritari. Questa politica neocoloniale esiste ancora in Ciad, con il coinvolgimento della Francia nell'instaurazione di governi militari frutto di putsch senza la volontà del popolo, e pretende dalle autorità ciadiane democrazia e rispetto dei diritti umani.