Le regioni sono tornate nel quadro politico! La maggior parte di esse ha una storia alle spalle, un'identità e quindi una tradizione. A causa della particolare relazione tra gli Stati (nazionali) e le loro regioni sub-statali, la negoziazione avviene in termini di potere. L'ho analizzato brevemente per evidenziare come il potere plasmi l'allocazione dei diritti di proprietà, ovvero come il potere statale gestisca ancora la quantità di potere da trasferire o meno al livello di governance sub-statale. Su questo sfondo, la distribuzione verticale del potere viene analizzata su due livelli: perché il potere deve essere condiviso e come questo processo dovrebbe svolgersi. Entrambi sono visti da tre diverse prospettive: quella della (multi)governance, quella della diversità socio-culturale e quella giuridico-istituzionale. Mentre sotto l'ombrello del perché vengono sollevate domande e richieste, nella parte del come vengono date risposte in ordine inverso, in termini di amministrazione mista, democrazia diretta alternativa, (mis-)rappresentanza politica. Lo studio si conclude con una breve rassegna del gruppo concettuale della sussidiarietà, alla ricerca della formula più appropriata per gestire la crescente complessità dell'attuale processo di policy making.