Questo scritto pone l'attenzione sulla relazione che normalmente si instaura tra l'assistente sociale e le persone che si rivolgono a questa figura. Biestek (1957), citato da Ferrario (1996, p. 102), definisce la relazione come il canale del processo che favorisce lo sviluppo della persona e la soluzione dei problemi, un ponte attraverso cui si giocano le capacità di studio, valutazione e presa in carico dell'operatore, proprio perché è quest'ultimo che gioca il ruolo più importante nella qualità del rapporto costruito. Nella relazione l'operatore trasmette diverse emozioni e un certo grado di coinvolgimento, dall'accoglienza alla volontà di aiutare chi ha davanti, alla positività nella ricerca delle potenzialità, al rifiuto e all'esaurimento motivazionale (ibidem).